sabato 9 luglio 2011

Tyche la dea bendata

Tyche
"La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo" questo è un detto che si trova in tutte le culture a Mystara, con parole leggermente diverse a seconda delle usanze e della latitudine.
Tyche la dea bendata, secondo uno studioso di Karameikos, cammina affianco delle creature ogni giorno, interviene nella loro vita saltuariamente, ma dà il meglio di sè nelle battaglie, a queste non sa proprio sottrarsi.
Così prima della battaglia a Norrvik volse lo sguardo verso Thorfin la guardia che evitò una freccia avvelenata poiché si era chinato per prendere un floren, mentre girò alle spalle a Alfgeir che vide gli attaccanti ma non riuscì a suonare l'allarme poiché si ruppe un piolo della scala e cadde rovinosamente.
Tyche volse le spalle al mago Agnar che rimase schiacciato in sella al suo costrutto da battaglia a seguito della caduta di una torre del Collegio, mentre si volse verso Helin che potè in sella allo stesso costrutto sconfiggere un drago altrimenti impossibile da battere.
Volse le spalle al Primo campione Geirmundr che veniva trafitto da un artiglio di un drago nero mentre volse lo sguardo a re Harad che riuscì ad evitarlo.
Continuò a seguire le gesta del re mentre abbatteva un drago salvo poi voltargli le spalle per guardare le guardie e i cittadini del porto mentre venivano salvati da Omer dei Picchi Gialli figlio bastardo del precdente re.
La dea guardò in direzione dell'enclave nanica dove un drago nero abbandonò la battaglia contro alcuni avventurieri con una bara e spiccò il volo per inseguire un mago in fuga su di un tappeto volante...
Tornò al porto dove seguì le gesta e la vittoria del panettiere e delle guardie contro un drago tra l'euforia generale per poi tornare al Collegio dove 4 grifoni si alzarono in volo per andare dove?
I Grifoni andarono al castello e Tyche seguì quelle creature alate e i loro cavalieri mentre volse le spalle al porto dove il principe bastardo Hárr-otter andò incontro al suo destino...

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